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Covid, Coronavirus, pandemia, termini ricorrenti ormai diventati parte della nostra quotidianità, termini che hanno reso incerto il normale scorrere della vita e dell’economia. La conseguenza diretta è stata un cambio radicale delle abitudini che ha portato un adattamento da parte della gente, delle aziende e dei governi, questa situazione sta impedendo di fatto un rimbalzo dell’attività globale ma riduce il rischio di un nuovo collasso della situazione sanitaria e genera una polarizzazione nelle performance dei settori.
L’economia globale subirà un ulteriore blocco del 50% e verranno privilegiate soluzioni mirate per scongiurare un nuovo crollo della crescita. Quello che sta succedendo è l’inizio di una fase di economia fragile e disomogenea che però trae beneficio da numerosi stimoli fiscali e monetari.
Problemi di mobilità, sicurezza sanitaria, produttività sono i settori che hanno rafforzato la capacità di generare profitti, mentre altri settori dovranno fare uno sforzo importante per potersi adattare per non scomparire. Le leggi dell’evoluzione permettono, durante una crisi, di invertire le tendenze o di accelerare le tendenze a lungo termine.
L’investitore deve sapere gestire la crisi e non deve assolutamente sottovalutare le ripercussioni a lungo termine.
Ad oggi il princip>Ad oggi il principale rischio per i mercati non è più la pandemia
ologici catastrofisti che parlavano di 2.000.000 di decessi negli USA e 500.000 nel Regno unito hanno generato un’ondata di pessimismo globale che ha indotto a gestire il rischio in modo drastico utilizzando il lock down su vasta scala, questo ha generato il crollo economico che stiamo vivendo. La necessità di continuare a vivere ha portato, a distanza di sei mesi, a imparare a convivere con il virus ma i settori della ristorazione, dei trasporti e quello del turismo supereranno la fase più difficile con pesanti conseguenze mentre il settore bancario dovrà continuare nella riduzione dei costiAll’inizio dell’anno i mercati si sono adeguati ad uno shock economico storico ed ha portato ad una gestione dei rischi che ha evitato di essere travolti da questa immensa turbolenza. In mezzo al caos è vitale per gli investitori comprendere quali strade intraprendere.
I I titoli growth sono diventati pericolosi?
crisi del 2008 è stato gestito attraverso mezzi monetari che non hanno portato ad una crescita dell’economia globale e nel contempo si è verificato un calo vertiginoso dei tassi d’interesse. Le aziende che hanno sviluppato ottime performance in un contesto così disastroso hanno proseguito il loro trend anche durante la prima fase del 2020.Durante la crisi sanitaria le aziende tecnologiche hanno registrato un aumento del loro vantaggio competitivo e nella situazione di indebitamento generale si sono rivelate affidabili grazie ad uno stato finanziario buono, in questo contesto le sovraperformance viste nella prima metà del 2020 non dovrebbero essere messe in discussione.
Per approfondire l’argomento con una serie di dati messi a disposizione da Carmignac e per conoscere le strategie di investimento vi invitiamo a leggere l’articolo di Didier SAINT-GEORGES – Head of Portfolio Advisors, Managing Director and Member of the Strategic Investment Committee.
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