Un trentennio di guerre, disastri naturali, conflitti economici e instabilità politica hanno influenzato l’attitudine all’investimento.
A tutto questo dobbiamo aggiungere un fattore puramente psicologico, l’essere umano percepisce il dolore di una perdita, due volte più forte rispetto al piacere di un guadagno, è per queste ragioni che molte persone preferiscono non investire i loro risparmi evitando i rischi di una possibile perdita.
Schroders, attraverso una ricerca, dimostra però che a fronte di un non investimento il patrimonio lasciato parcheggiato viene costantemente eroso e perde il suo valore a causa dell’inflazione e dei tassi d’interesse, se ad esempio prendiamo in considerazione 1000 dollari posseduti nel 1989 potremmo avere due situazioni ben distinte;
- $1.000 nascosti sotto il materasso all’inizio del 1989 varrebbero oggi $232 a causa degli effetti dell’inflazione – crescita annua del -5,1%.
- $1,000 investiti nell’indice MSCI World, che misura i mercati azionari globali, all’inizio del 1989, con il reinvestimento totale dei proventi, oggi varrebbero $1.983 – crescita annua del 2,5%.
Il risultato finale nei due casi dimostra come lo stesso patrimonio possa generare risultati molto differenti a seconda del tipo di azione svolta.
Il documento continua con un grafico che illustra la variazione annua del valore reale di $1.000 investiti in titoli azionari globali o lasciati sotto il materasso.
Breve storia dei crolli dei mercati azionari dal 1989
Negli ultimi 30 anni le flessioni dei mercati azionari sono state le più evidenti della storia ed hanno portato ad esempio, nel 1990, alla crisi bancaria giapponese, ne è seguita nel 2002 la crisi economica mondiale scatenata dall’attacco al World Trade Center di New York dove, nel complesso, l’MSCI World ha ceduto il 41,5%.
La crisi finanziaria globale del 2008, causata dal graduale crollo del mercato residenziale USA nel 2007, ha portato alla recessione globale più profonda dagli anni ’30. Nel 2008 l’MSCI World ha perso il 40,3%, registrando la performance annuale peggiore dal 1989.
Nel pdf, messo a disposizione da Schroders, segue una tabella con 29 date significative dove è possibile consultare la possibile crescita su base annua dei rendimenti degli investimenti tra il 1989 e il 2017.
Vengono mostrati inoltre, gli effetti negativi dell’inflazione sul patrimonio che non viene investito e le probabili scuse addotte per non investire negli anni presi in esame.
0 Commenti