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Prospettive per il reddito fisso nel 2019

Il punto di inflessione per i mercati delle obbligazioni USA è arrivato

Prima di trattare il tema e il materiale messo a disposizione da Capital Group dobbiamo segnalare un paio di considerazioni che il gruppo precisa in apertura del documento:

  1. La previsione di un aumento della volatilità e delle pressioni al ribasso nel settore del credito
  2. Il consiglio agli investitori di assicurarsi che il reddito fisso fornisca stabilità al portafoglio

Da queste considerazioni viene sviluppato il tema che prende in considerazione come la percezione si stia avvicinando alla realtà.

Se nel 2018 gli investitori erano più preoccupati dei tassi d’interesse rispetto al rischio creditizio, ora la tendenza è inversa. L’attuale situazione è dovuta ai timori di un rallentamento globale che aveva preso piede a fine 2018 e che aveva portato i mercati del credito a subire alcune correzioni. Oggi lo spread creditizio ha raggiunto quasi valore massimo sia per le obbligazioni investment grade che per quelle high yield mentre, negli ultimi mesi, i rendimenti dei Treasury USA a breve termine si sono stabilizzati. Attravverso un grafico viene illustrata la situazione evidenziano in modo molto chiaro il punto di inflessione avvenuto ad ottobre 2018.

Nel 2019, gli investitori per compensare il rischio creditizio potrebbero portare ad un ampliamento evidente dello spread creditizio. Mike Gitlin, Responsabile del reddito fisso di Capital Group dichiara:

“I timori riguardanti il rischio di tasso di interesse sono spesso il primo pensiero per gli investitori durante un ciclo di rialzo dei tassi, è importante notare, tuttavia, che sebbene i rendimenti dei Treasury USA siano già aumentati, gli spread creditizi rimangono relativamente bassi. Fino a quando le valutazioni non diventeranno più interessanti, riteniamo opportuno rimanere prudenti nei confronti del credito”.

Il brusco risvegl>Il brusco risveglio in un’economia di fine ciclo

per il 2019 è una perdita di fiducia da parte degli investitori nei confronti del credito, delle azioni e di tutti quegli asset considerati più rischiosi in quanto arriviamo da decenni di successi dove le economie più sviluppate hanno raggiunto l’ultima fase dei propri cicli economici.

Basti pensare all’economia americana dove si registra un tasso di disoccupazione molto basso e l’offerta di lavoro supera attualmente il numero di disoccupati statunitensi senza dimenticare la fiducia del consumatori che indicano chiaramente i classici indicatori di un ciclo in fase avanzata.

Il documento prosegue come le attività della Fed siano in mutazione passando da decenni in cui è stata decisamente accomodante (quantitative easing) ad una fase di vendita (quantitative tightening).

In conclusione Capital Group fornisce ottimi spunti per un investimento studiato e ponderato.

Per visualizzare i grafici e comprendere al meglio la situazione e scoprire come progettare un investimento consigliamo il download del pdf.

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