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Carmignac offre interessanti spunti su l’enorme aumento di liquidità globale immessa dalle Banche Centrali dal 2009 al 2017 e come il naturale riflusso iniziato nel 2018 abbia iniziato ad impattare sui soggetti più deboli soprattutto momentaneamente nell’universo emergente (ne abbiamo parlato nelle note Carmignac di luglio “Collisione”).
Carmignac continua analizzando alcuni fattori e che effetti potrebbero avere sui mercati, a seguito a questa “bassa marea” di liquidità erogata, nei prossimi mesi e trimestri.
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Cambiamento di>Cambiamento di regime
>America First<>America First>Sconfitta per >Sconfitta per tutti>Il dilemma dei>Il dilemma dei mercati obbligazionari3>Cambiamento di>Cambiamento di regimezioni delle Banche Centrali non lasciano attualmente spazio ad ambiguità: il contesto di liquidità globale continuerà a indebolirsi fino a registrare un’effettiva inversione di tendenza a partire dal prossimo anno.La Fed sta già riducendo la quantità di liquidità in dollari messa a disposizione del sistema finanziario. Si è passati dall’allentamento “all’inasprimento quantitativo”. In Europa anche se il rialzo dei tassi di riferimento non è previsto prima della prossima estate, la conclusione del quantitative easing è invece fissata irrevocabilmente per la fine dell’anno.
In Giappone, a settembre il governatore della Banca Centrale ha confermato il proseguimento di una lenta riduzione degli acquisti mensili di titoli governativi. Sicuramente l’inflazione resta bassa, e la Bank of Japan deve ancora agire con enorme prudenza.
America First
Il primo shock >America Firstl’ intensificarsi della posizione protezionistica della politica del Presidente Trump prendendo di mira quasi esclusivamente, la Cina.
La visione neo-mercantilista del commercio mondiale è sempre stata l’opzione preferita dalle nazioni potenti, in parole povere il protezionismo commerciale dell’amministrazione Trump sfrutta la crescita del resto del mondo a beneficio dell’economia statunitense. Non è una sorpresa se gli investitori scommettono sul mercato statunitense prima che su qualsiasi altro mercato.
Per gli investitori, queste tensioni creano puntualmente fasi di panico, che rappresentano comunque opportunità di investimento a buon mercato, ma le tensioni tra Cina e Stati Uniti potrebbero protrarsi ben oltre le scadenze a breve termine della politica interna statunitense, diventando una componente nuova e duratura del contesto sui mercati.
Sconfitta per tutti
Ci chiediamo se l’>Sconfitta per tutti possa rivelarsi favorevole all’economia statunitense. Nulla è più incerto.
La globalizzazione economica ha avvantaggiato le grandi aziende a discapito del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti. Ecco perché attualmente la politica di Trump raccoglie l’ampio consenso del popolo americano, Carmignac pone il quesito sull’aumento di protezionismo e se in qualche modo possa risultare favorevole all’economia USA rispondendo e spiegando nel dettaglio un possibile scenario sia della realtà cinese ma anche giapponese e tedesca mettendo in dubbio la tenuta e la riuscita del piano protezionistico americano.
Il dilemma dei mercati obbligazionari
Negli Stati Un>Il dilemma dei mercati obbligazionaripresa iniziale anche se pare ci siano dubbi dei mercati obbligazionari.
Al momento i titoli governativi statunitensi o tedeschi, sono favoriti dalle crescenti incertezze politiche dai paesi emergenti fino all’Italia. In Germania, le dinamiche economiche stanno sicuramente mostrando segni di rallentamento
L’analisi continua prendendo in esame eventi che non possono essere esclusi a priori come la situazione in Italia e in Turchia che potrebbe precipitare.
Viene presa in esame da Carmignac anche la situazione a medio termine dove il rallentamento del ciclo economico, il persistere di pressioni deflazionistiche strutturali (aspetti demografici, “amazonificazione” a livello globale, eccessivo indebitamento) potrebbero anche essere accompagnati da un aumento dell’avversione al rischio e da un calo delle aspettative di inflazione.
Il nuovo regime di liquidità che caratterizza il 2018 costituirà il nuovo contesto di mercato in futuro, rendendo necessaria una drastica selettività da parte degli investitori. Il tempo della gestione passiva è terminato.
Come sempre per approfondire gli argomenti trattati in questo articolo ti invitiamo a leggere il contenuto completo sul sito Carmignac seguendo il link che trovi in fondo alla pagina.
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